Diagnosi Energetiche
Cos’è la Diagnosi Energetica Industriale?
La Diagnosi Energetica Industriale (o Audit Energetico Industriale) viene definita dalla direttiva 2012/27/UE come “una procedura sistematica finalizzata a ottenere un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un impianto industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici e a riferire in merito ai risultati”. In versione semplificata è possibile anche considerarla come “una valutazione sistematica, documentata e periodica dell’efficienza dell’organizzazione del sistema di gestione del risparmio energetico.”
MA DI COSA PARLIAMO CONCRETAMENTE?
La diagnosi energetica impianti industriali è un’analisi approfondita condotta attraverso sopralluoghi presso l’unità produttiva e attraverso l’esame di documenti forniti dall’azienda; essa costituisce lo strumento principale per conoscere e quindi intervenire efficacemente sulla situazione energetica dell’industria.
A COSA SERVE LA DIAGNOSI ENERGETICA INDUSTRIALE?
L’analisi ha lo scopo di definire strategie di intervento volte al raggiungimento di elevati standard di efficienza e risparmio energetico industriale e rappresenta una “fotografia istantanea” dell’azienda: è quindi auspicabile ripetere l’attività di audit almeno una volta all’anno.
COME SI EFFETTUA UNA DIAGNOSI ENERGETICA IMPIANTI INDUSTRIALI
L’attività di auditing o diagnosi energetica viene realizzata attraverso le seguenti fasi:
- Sopralluogo presso lo/gli stabilimenti da parte di tecnici specializzati;
- Raccolta documentazione fornita dall’azienda;
- Raccolta dati presso la struttura;
- Esame preliminare ed elaborazione dei dati ottenuti;
- Analisi consumi energetici, elettrici e termici e costruzione del Bilancio Energetico Industriale;
- Analisi delle condizioni esistenti, costruzione di indicatori e confronto con i benchmark di settore;
- Proposte di intervento di risparmio energetico (razionalizzazione dei flussi energetici, utilizzo di energie rinnovali, tecnologie efficienti, recuperi di calore, contrattualistica legata alle forniture);
- Elaborazione Relazione Finale e presentazione al management aziendale.
È importante sottolineare che i risparmi ottenuti dagli eventuali successivi interventi di efficienza energetica possono essere valorizzati attraverso il meccanismo dei certificati bianchi o TEE (Titoli di efficienza energetica).
CHI DEVE FARE LA DIAGNOSI ENERGETICA NELL’INDUSTRIA?
La diagnosi energetica, come indicato dal Decreto 102 del 2014, è obbligatoria per tutte le grandi imprese (>250 addetti e fatturato > 50 M€ o bilancio > 43 M€) e per le imprese Energivore iscritte all’elenco della CSEA. Il termine ultimo è scaduto il 5 dicembre 2015. L’obbligo successivo c’è stato a dicembre 2019.
COME FARE UNA DIAGNOSI ENERGETICA INDUSTRIALE?
Per tutti i soggetti obbligati, ma anche per imprese di piccole medie dimensioni interessate a ottimizzare il proprio utilizzo di energia, la diagnosi può essere effettuata soltanto da specifici soggetti identificati dalla norma Europa UNI CEI EN 16247:
- Società di servizi energetici (ESCO);
- Esperti in gestione dell’energia (EGE);
- Auditor energetici.
Una volta realizzata, la relazione della diagnosi energetica verrà inviata, tramite apposito portale, ad ENEA che ha facoltà di svolgere controlli di conformità tramite verifiche documentali o in sito.
LA DIAGNOSI IMPLICA L’OBBLIGO DI INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO?
Al di fuori di alcuni casi particolari non c’è nessun obbligo all’azione da parte dell’azienda; tuttavia questa attività di diagnosi permette di evidenziare le opportunità di miglioramento ed evidenziare tutti i vantaggi di un potenziale investimento in questo senso. Perciò la decisione spetta poi all’azienda, lo scopo è prendere atto di quanto si sta consumando e quanto si sta spendendo.
LE SANZIONI PER IMPRESE INADEMPIENTI
In caso di inottemperanza dei soggetti obbligati alla diagnosi energetica (e la scadenza ultima era fine 2015) come grandi aziende ed Energivori, viene applicata una sanzione amministrativa dai 4.000 ai 40.000 €.
I COSTI E LE AGEVOLAZIONI DELLA DIAGNOSI ENERGETICA INDUSTRIALE
Il costo della diagnosi energetica degli impianti non è fisso ma è correlato dalla dimensione e dalla complessità dell’immobile o sito produttivo da analizzare. L’aspetto principale tuttavia non è quanto costa la diagnosi energetica, visto che comunque è obbligatoria, ma bisogna tener presente quanto velocemente possiamo rientrare nell’investimento di riqualificazione energetica.
Elios Engineering vanta un team di Ingegneri specializzati nei servizi di progettazione ed Ingegneria Energetica in grado di fornire soluzioni personalizzate ai problemi di efficientamento di diversi soggetti:
- diagnosi energetica aziende Energivore;
- diagnosi energetica aziende multisito;
- diagnosi energetica per le imprese;
- diagnosi energetica industriale;
- diagnosi energetica per PMI.
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Certificazioni Energetiche – Edifici
L’attestato di Certificazione energetica è un documento ufficiale, valido 10 anni, prodotto da un soggetto accreditato. La sua utilità al momento ha due scopi principali:
- per il rogito: L’Attestato di Certificazione energetica di un immobile è indispensabile per gli atti notarili di compravendita dal 1º luglio 2009 e per i contratti di locazione dal 1º luglio 2010;
- per l’accesso alle detrazioni del 55% sul reddito IRPEF: l’attestato energetico è parte della documentazione necessaria per ottenere gli sgravi fiscali.
L’attestato energetico o “Attestato di Certificazione Energetica” è il documento che stabilisce in valore assoluto il livello di consumo dell’immobile inserendolo in una apposita classe di appartenenza. Più è bassa la lettera associata all’immobile, maggiore è il suo consumo energetico.
Gli obiettivi della certificazione energetica degli edifici:
- Migliorare la trasparenza del mercato immobiliare fornendo agli acquirenti ed ai locatari di immobili un’informazione oggettiva e trasparente delle caratteristiche e delle spese energetiche dell’immobile;
- Informare e rendere coscienti i proprietari degli immobili del costo energetico relativo alla conduzione del proprio sistema edilizio in modo da incoraggiare interventi migliorativi dell’efficienza energetica della propria abitazione;
- La certificazione consente agli interessati di ottenere dal fornitore/venditore di un immobile informazioni affidabili sui costi di conduzione;
- L’acquirente deve poter valutare se gli conviene spendere di più per un prodotto migliore dal punto di vista della gestione e manutenzione;
- Anche i produttori ed i progettisti possono confrontarsi in tema di qualità edilizia offerta;
- I proprietari che apportano miglioramenti energetici importanti ma poco visibili, come isolamenti termici di muri, tetti, etc., possono veder riconosciuti i loro investimenti.
Per redigere l’Attestato di Certificazione di un edificio o di una unità immobiliare è necessario avviare la Diagnosi Energetica o Energy audit, cioè la procedura sistematica volta ad acquisire adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o di una unità immobiliare.
La Diagnosi Energetica consente di individuare le inefficienze e le criticità e di intervenire con le soluzioni a minor costo e maggior efficacia per la riduzione dei consumi energetici, individuando e quantificando le opportunità di risparmio energetico anche sotto il profilo dei costi/benefici. La Diagnosi Energetica integra i dati raccolti sul campo, a seguito di sopralluoghi, con strumenti di calcolo (elaborazione di un modello matematico dell’edificio) attraverso i quali individuare e analizzare gli interventi di riqualificazione energetica dell’edificio o della unità immobiliare. A seguito della Diagnosi Energetica viene rilasciato l’Attestato di Certificazione Energetica.
ELIOS ENGINEERING SRL vanta una comprovata esperienza nel campo delle certificazioni energetiche (interi immobili appartenenti a noti fondi immobiliari e istituti di credito) che le consente di offrire un servizio serio ed efficiente supportato dall’utilizzo di MC4 software, un programma completo e particolareggiato.
AUA: Autorizzazione Unica Ambientale
Cos’è l’AUA?
Con il termine “AUA” si intende l’“Autorizzazione Unica Ambientale”, una specifica forma di autorizzazione introdotta dal D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59 (in vigore dal 13 giugno 2013) per semplificare gli adempimenti amministrativi ambientali, e rilasciata dallo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP).
Chi deve chiedere l’AUA?
La disciplina sull’AUA si applica alle piccole–medie imprese (PMI), oltre che agli impianti non soggetti alle disposizioni in materia di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
Chi non tenuto a chiedere l’autorizzazione AUA?
L’AUA non si applica ai progetti sottoposti alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), nel caso in cui la normativa statale e regionale disponga che il provvedimento finale di VIA comprenda e sostituisca tutti gli altri atti di assenso ambientali.
Quali sono i titoli ambientali sostituiti dall’AUA?
L’AUA sostituisce gli atti di comunicazione, notifica ed autorizzazione in materia ambientale individuati all’art. 3, D.P.R. n. 59/2013, ossia:
- autorizzazione agli scarichi (artt. 124 e ss., D.L.vo n. 152/2006);
- comunicazione preventiva per l’utilizzo agronomico degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e dalle acque reflue delle medesime aziende (art. 112, D.L.vo n. 152/2006);
- autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti (art. 269, D.L.vo n. 152/2006);
- autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli impianti e le attività in deroga (art. 272, D.L.vo n. 152/2006);
- il nulla osta per il rilascio di concessioni edilizie relative a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali ai sensi della L. n. 447/1995 (Legge quadro sull’inquinamento acustico);
- autorizzazione all’utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura (art. 9, n. D.L.vo 99/1992);
- comunicazioni in materia di autosmaltimento e recupero di rifiuti (artt. 215 e 216, D.L.vo n. 152/2006).
Quando bisogna richiedere l’AUA?
La domanda di AUA deve essere presentata dal richiedente al SUAP alla scadenza del primo titolo abilitativo sostituito, nonchè in caso di rinnovo o aggiornamento di uno dei titoli in questione.
Quali sono la modulistica, le tempistiche e gli oneri istruttori per ottenere l’AUA?
Il modello della domanda di AUA è contenuto nel D.P.C.M. 8 maggio 2015, che ne ha adottato uno unico valevole su tutto il territorio nazionale (le Regioni avrebbero dovuto adeguare la propria modulistica entro il 30 giugno 2015).
Se l’AUA sostituisce titoli ambientali per i quali la conclusione del procedimento è inferiore o pari a 90 giorni, l’Autorità competente adotta il provvedimento finale e lo trasmette entro 90 giorni al SUAP, che rilascia l’AUA; potrà essere indetta la Conferenza di servizi, specialmente se previsto dalla legge. Se, invece, l’AUA sostituisce titoli ambientali per i quali la conclusione del procedimento è superiore a 90 giorni, il SUAP obbligatoriamente indice la Conferenza di Servizi entro 30 giorni. L’Autorità competente, in questo caso, adotta il provvedimento finale entro 120 giorni dal ricevimento della domanda, salve integrazioni.
Gli oneri economici da sostenere per ottenere l’AUA sono quelli stabiliti per i vari titoli sostituiti (più eventuali diritti istruttori): la somma totale non può superare quella corrisposta dal richiedente per i vari titoli oggetto di AUA.
Quanto dura l’AUA e quando bisogna rinnovarla?
L’AUA dura 15 anni dal rilascio. Il rinnovo deve essere richiesto almeno 6 mesi prima della scadenza, presentando la relativa domanda al SUAP: solo nel caso in cui non sia cambiato nulla il gestore potrà fare riferimento a quanto già depositato. Le tempistiche e le modalità procedurali sono uguali a quelle previste per il primo ottenimento dell’AUA.
Quali sono le sanzioni per l’inosservanza delle norme AUA?
Il D.P.R. n. 59/2013 attualmente non prevede sanzioni. La Regione Lombardia, con la propria Circolare n. 19/2013, ha previsto invece l’applicabilità delle sanzioni previste dalla normativa vigente per i vari titoli ambientali sostituiti.
Misurazione gas Radon
Che cos’è il RADON?
l radon è un gas radioattivo, incolore e inodore, derivante dalla catena di decadimento nucleare dell’uranio e del radio presenti nelle rocce della crosta terrestre. Il radon è in grado di fuoriuscire dal terreno e diffondersi in atmosfera, nell’acqua, nei materiali da costruzione ed entrare negli edifici.
Cosa fa il RADON?
Il Radon è considerato il contaminante radioattivo più pericoloso negli ambienti chiusi in quanto, accumulandosi all’interno dei locali è la principale causa di tumore al polmone dopo il fumo. La principale esposizione al radon avviene nei luoghi di lavoro.
La Legge Regionale 8 Luglio 2019 n.13, riportata nel BURC n.40 del 15/07/2019, “Norme in materia di riduzione dalle esposizioni alla radioattività naturale derivante dal gas radon in ambiente confinato chiuso” OBBLIGA in Campania la misurazione del radon per tutti i luoghi accessibili al pubblico, in particolare per gli interrati, i seminterrati e locali a piano terra. Il livello limite di riferimento per concentrazione di attività di gas radon in ambiente chiuso non può superare 300 Bq/mc, misurato con strumentazione passiva tramite rivelatori a tracce nucleari (DOSIMETRI) su un periodo annuale suddiviso in 2 semestri.
La mancata misurazione delle concentrazioni di radon, causerà la sospensione del CERTIFICATO DI AGIBILITÀ.
Elios Engineering eseguirà la misurazione del gas Radon mediante dosimetri passivi a tracce nucleari offerti in comodato d’uso, che verranno disposti in vari punti dell’edificio secondo le normative vigenti, in modo da evidenziare sia i livelli di Radon a seguito dell’obbligo derivante dalla L.R. 13/2019, sia l’effettiva esposizione dell’utente a tale rischio.
L’intervento proposto si compone di 3 fasi:
- Disposizione dei dosimetri del 1° semestre nei punti dell’edificio come da normativa vigente;
- Ritiro dei dosimetri del 1° semestre e posizionamento dei dosimetri del 2° semestre.
- Ritiro dei dosimetri del 2° semestre ed invio del Rapporto di Prova/Analisi.
Elios Engineering offre la propria competenza tecnica proponendovi soluzioni tecnologiche per la determinazione della concentrazione media di attività di gas Radon in aria. Al termine delle attività di misura sarà nostra cura predisporre la comunicazione da trasmettere entro un mese dalla conclusione del rilevamento al comune interessato.
Emissioni in atmosfera
Elios Engineering fornisce una professionale attività di consulenza diretta ad ottenere l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera a tutte le imprese che ne necessitano. Specializzata nella tutela ambientale e della salute umana (mediante presenza nell’organico di professionisti laureati in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio), Elios Engineering Srl si propone come punto di riferimento per uno sviluppo ecosostenibile delle attività produttive.
Il ns. supporto di consulenza fornito al Cliente, in ambito di emissioni in atmosfera, si concretizza nei seguenti passi:
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Inquadramento dell’Azienda rispetto alle attività riportate nel D. Lgs. 152/06;
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Individuazione dei punti di emissioni soggetti ad autorizzazione;
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Preparazione documentale per la presentazione della domanda di autorizzazione comprendente relazione tecnica firmata da professionista abilitato e riportante in dettaglio la descrizione:
- del ciclo produttivo complessivo (anche riportata in un apposito schema a blocchi) ove s’inserisce la specifica attività, con indicazione dell’intervallo previsto tra l’avvio di esercizio e la messa a regime dell’impianto;
- di qualità e quantità (espressa in chilogrammi per giorno) delle materie prime;
- dei sistemi d’abbattimento e parametri tecnici in condizioni di normale esercizio;
- dei criteri e metodi atti a prevenire l’inquinamento da eventuali emissioni diffuse;
- delle modalità di esercizio di eventuali impianti termici, quantità, tipo e parametri merceologici dei combustibili;
- della qualità e quantità delle emissioni prodotte da ogni singolo camino mediante analisi in via deduttiva
- dei progetti dell’impianto comprendente planimetria dello stabilimento, in scala adeguata alla sua leggibilità, con lay–out di attrezzature, macchinari ed impianti, completa di rappresentazione grafica del posizionamento del/i camino/i e di apposita legenda.
Autorizzazione Scarico in fogna
Tutti gli scarichi che recapitano in pubblica fognatura devono essere preventivamente autorizzati, ai sensi del comma 1, dell’art. 124, del D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii.
Classificazione degli scarichi
Ai sensi del D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii. gli scarichi sono classificati in:
- scarichi di acque reflue domestiche;
- scarichi di acque reflue assimilate alle domestiche;
- scarichi di acque reflue industriali;
- scarichi di acque reflue urbane.
L’autorizzazione è rilasciata al titolare dell’attività da cui origina lo scarico. Ove uno o più stabilimenti conferiscano, tramite condotta, ad un terzo soggetto, titolare dello scarico finale, le acque reflue provenienti dalle loro attività, oppure qualora tra più stabilimenti sia costituito un consorzio per l’effettuazione in comune dello scarico delle acque reflue provenienti dalle attività dei consorziati, l’autorizzazione è rilasciata in capo al titolare dello scarico finale o al consorzio medesimo, ferme restando le responsabilità dei singoli titolari delle attività suddette e del gestore del relativo impianto di depurazione in caso di violazione delle disposizioni della parte III del Decreto Legislativo.
SCARICHI DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE ED ASSIMILATE
Gli scarichi in rete fognaria di acque reflue domestiche e di acque reflue assimilate alle domestiche sono sempre ammessi nell’osservanza dei regolamenti adottati dal gestore e approvati dall’Ente d’Ambito. Ove previsto dall’Ente Gestore, i titolari di scarichi di acque reflue assimilate alle domestiche sono tenuti a presentare all’Ente apposita Istanza di Assimilazione.
SCARICHI DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI
Al fine dell’ottenimento dell’autorizzazione allo scarico delle acque reflue industriali in pubblica fognatura, Elios Engineering srl attraverso i propri tecnici abilitati (ingegneri e/o architetti) si occupa della gestione completa della pratica istruttoria corredata dalla seguente documentazione:
- Relazione tecnica contenente (processo produttivo; sistema complessivo dello scarico; sistema di depurazione dei reflui ove presente; modalità di smaltimento dei rifiuti liquidi eventualmente provenienti dal ciclo produttivo allegando i relativi contratti di smaltimento);
- Corografia dell’insediamento;
- Planimetria in scala adeguata in formato con indicazione del sistema di scarico e di depurazione nonché l’esatta ubicazione del pozzetto/i di ispezione;
- Analisi quali-quantitativa dello scarico;
- Schema del processo di depurazione ove presente;
Valutazione Impatto Acustico
Elios Engineering Srl svolge con esperienza ventennale attività professionale in campo dell’Acustica Ambientale. Le attività peritali e di consulenza, svolte da professionisti iscritti all’ALBO REGIONALE DEI TECNICI COMPETENTI, si articolano in:
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Perizia tecnica in materia di valutazione di impatto acustico ai sensi della Legge 447/95 (Legge quadro sull’inquinamento acustico) comprendente
- sopralluogo presso la struttura,
- acquisizione della documentazione necessaria allo svolgimento dell’attività peritale,
- scelta dei punti di misura,
- elaborazione della relazione sulle risultanze delle indagini condotte,
- valutazione della conformità alla predetta legge e all’eventuale Piano di Zonizzazione Acustica Territoriale,
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Consulenza tecnica, normativa e progettuale per la riduzione e l’abbattimento di eventuali emissioni sonore non conformi ai limiti di legge
VIA – VAS
La Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) è uno strumento di politica ambientale con cui vengono analizzati la natura, l’intensità e la direzione dei cambiamenti indotti dall’introduzione di un fattore perturbativo costituito dalla realizzazione di un’opera/progetto/intervento all’interno di un sistema territoriale; la valutazione ambientale studia le modifiche apportate dalla nuova opera sull’equilibrio evolutivo preesistente, tra attività ed opere già presenti ed ambiente naturale.
La Valutazione Ambientale verifica se tali trasformazioni siano compatibili con l’ambiente, avendo come obiettivi:
- Il miglioramento della trasparenza delle decisioni, rendendole pubbliche, permettendo la definizione del bilancio beneficio – danno;
- La realizzazione della sostenibilità ambientale e la prevenzione del danno grazie al passaggio dal sistema di ripristino a quello di prevenzione;
- Il coinvolgimento di tutte le componenti sociali nella condivisione delle scelte pubbliche;
- La protezione ed il miglioramento della qualità della vita.
Come funziona la Valutazione di Impatto Ambientale?
Il procedimento di Valutazione Ambientale applicato da Elios Engineering Srl è così articolato:
- redazione dello Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.) a cura del committente privato o dell’autorità pubblica e trasmissione agli enti competenti;
- pubblicazione dello Studio di Impatto Ambientale in modo che il pubblico possa esprimere il proprio parere inviando opportune osservazioni all’amministrazione competente;
- emissione di parere da parte degli enti competenti;
- pronuncia sulla compatibilità ambientale da parte dell’autorità competente.
La Valutazione di Impatto Ambientale segue tutto l’iter progettuale e la realizzazione dell’opera/progetto/intervento perché prevede anche una fase di verifica dell’applicazione delle prescrizioni e delle raccomandazioni.
Valutazione Ambientale Strategica – V.A.S.
La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) rappresenta un processo sistematico di valutazione delle conseguenze ambientali di piani e programmi destinati a fornire il quadro di riferimento di attività di progettazione. La procedura di Valutazione Ambientale Strategica, meglio nota con l’acronimo di VAS, consiste nella valutazione preventiva degli effetti che determinati piani o programmi possono provocare sull’ambiente, non solo in termini di danni ambientali ma anche in termini di ripercussioni economiche e sociali.
Obiettivo principale che viene proposto dal modello metodologico applicato da Elios Engineering Srl è quello di orientare la V.A.S. in chiave “attuativa” con l’intento di concretizzare il lavoro di indagine/valutazione/pianificazione alla piena attuazione del Piano/Programma anche in tema “ambientale” oltre che urbanistico-territoriale (nel caso degli strumenti urbanistici). La V.A.S. non può infatti limitarsi ad un mero “corredo” o “supporto” della pianificazione-programmazione del territorio, ma deve necessariamente configurarsi quale processo integrato e costitutivo della stessa, incidendo in tutta la sequenza di decisioni ed azioni previste e fungendo quale riferimento ambientale nei confronti di tutti gli atti di Piano/Programma.
Come funziona la Valutazione Ambientale Strategica?
La Valutazione Ambientale Strategica si compone di fasi successive e interconnesse con le fasi di redazione di un piano e programma:
- Screening o verifica di assoggettabilità, che attesta la necessaria sottoposizione al processo dal punto di vista giuridico;
- Scoping o definizione delle indagini ambientali necessarie;
- Rapporto Ambientale, che contiene le analisi definite in fase di Scoping, documenta lo stato dell’ambiente e definisce i possibili impatti che il piano o programma può generare;
- Interazione del processo decisionale e pubblicazione dei risultati del rapporto ambientale;
- monitoraggio degli effetti del piano o del programma, in modo da apportare eventuali modifiche o verificare i risultati attesi.
INFO AZIENDA
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