LINEE GUIDA PER L’ACCESSO/USCITA DI OSPITI E VISITATORI PRESSO LA RSA

– Ordinanza 08 maggio 2021: Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 – Modalità di accesso/uscita di ospiti e visitatori presso le strutture residenziali della rete territoriale;
– Decreto-legge 24 dicembre 2021, n. 221: Proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19(Art. 7);

Redatta da Elios Engineering srl: Rev. 01

Misure generali 

Condizioni del visitatore e certificazione verde Covid 19 

Le Certificazioni Verdi COVID-19, fatto salvo diversa successiva indicazione normativa nazionale, possono essere utile strumento di orientamento alla regolamentazione delle visite e delle uscite programmate, compatibilmente alla situazione locale e alla specificità di servizi e strutture che possono accogliere utenti con diverso grado di fragilità e rischio di trasmissione infettiva.

Il possesso e la presentazione di Certificazioni Verdi COVID-19 non sostituisce il rispetto delle misure di prevenzione e contrasto della diffusione del contagio né l’interruzione dei programmi di screening previsti.

L’ingresso è consentito solo a visitatori o familiari o volontari in possesso di Certificazione Verde COVID-19 (di cui all’articolo 9 del Decreto-Legge 22 aprile 2021, n. 52).

Chi non è in possesso della Certificazione Verde Covid 19 può comunque accedere alla Struttura se in possesso di tampone molecolare o test antigenico non più vecchio di 48 ore o con attestazione di pregressa infezione Covid 19 da non più di 6 mesi.

Divieto di ingresso di soggetti a rischio 

Sono previste misure generali al fine di evitare con gli strumenti disponibili, l’ingresso, anche temporaneo, all’interno di strutture residenziali per anziani e disabili, di soggetti a rischio Covid 19. In particolare, la struttura ha interdetto l’accesso a tutti coloro che presentino segni e sintomi suggestivi di infezione Covid 19 (anche lievi), o che abbiano avuto un contatto stretto con casi di Covid 19, inclusi i casi sospetti ancora in fase di accertamento, negli ultimi 14 giorni.  I segni e sintomi compatibili con Covid 19, anche di lieve intensità, presenti singolarmente o associati tra loro sono:

  • febbre (temperature uguale o superiore a 37,5°C);
  • tosse;
  • astenia;
  • dolori muscolari diffusi;
  • mal di testa;
  • raffreddore (naso chiuso e/o rinorrea);
  • difficoltà respiratoria (respiro corto, fame d’aria);
  • mal di gola;
  • congiuntivite;
  • diarrea;
  • vomito;
  • inappetenza;
  • aritmie;
  • anosmia (disturbi nella percezione degli odori) o a-disgeusia (disturbi della percezione del gusto).

L’accesso è inoltre interdetto alle persone che, negli ultimi 14 giorni, abbiano avuto un contatto stretto con casi di Covid 19, inclusi i casi sospetti ancora in fase di accertamento, definite come coloro che:

  • hanno avuto un contatto stretto o convivono con una persona con diagnosi sospetta o confermata di infezione da coronavirus;
  • hanno avuto un contatto stretto con una a più persone con febbre (in casa, ufficio, lavoro, ecc.);
  • hanno avuto un contatto stretto con una o più persone con sintomi compatibili con Covid 19 (in casa, ufficio, lavoro, ecc.);
  • hanno ricevuto disposizioni di isolamento domiciliare per Covid 19;
  • hanno eseguito un tampone per Covid 19 e non hanno ancora esito del tampone effettuato.

Tutti gli accessi in struttura devono essere programmati e autorizzati

Il visitatore deve essere valutato relativamente al rischio Covid 19, sia al momento della programmazione/prenotazione sia, nuovamente, al momento dell’ingresso. Il responsabile sanitario della struttura, sulla base della valutazione autorizza l’ingresso in struttura. Deve essere interdetto l’accesso ai visitatori che nella valutazione siano risultati casi o contatti di caso o che abbiano evidenziato sintomi compatibili con Covid 19 o esposizioni a rischio per tale infezione. I soggetti sintomatici, non ancora presi in carico dal sistema sanitario, andranno indirizzati al proprio medico curante, per accertamenti.

Si precisa come, anche in fase di forte riduzione dei casi di Covid 19 e come normato dall’ordinanza del Ministero della Salute del 08/05/2021, è imprescindibile mantenere un’altissima attenzione all’applicazione stringente delle misure di contrasto alla diffusione del virus al fine di evitare ogni possibile nuovo focolaio. Soprattutto nelle comunità di persone fragili il livello di attenzione deve continuare ad essere massimo e la meticolosa verifica dello stato di salute dei visitatori rappresenta un’importante misura di tutela della sanità pubblica di tutta la comunità.

In generale 

La prenotazione telefonica e il triage all’ingresso vengono effettuati da personale individuato dal gestore della struttura.

Già al momento della prenotazione, la persona che intende far visita a un ospite deve essere informata sugli obiettivi della valutazione, sulla possibilità che possa essere interdetto l’ingresso e dei rischi per la salute degli ospiti e delle possibili conseguenze per il visitatore in caso di dichiarazioni mendaci. È sconsigliato l’accesso di minori di anni 6 per i quali non sia possibile garantire il rispetto delle misure di sicurezza e degli altri minori non in grado di indossare i DPI.

È prevista la sospensione degli accessi nella struttura in presenza di almeno un caso confermato o di focolai di casi con quadri clinici riconducibili, con alta probabilità, a Covid 19 oppure di un incremento significativo di casi nella comunità locale.

Quando non autorizzare l’accesso del visitatore 

  • Qualora durante le valutazioni dovesse emergere anche un solo fattore di rischio per Covid 19, la visita non può essere autorizzata;
  • Il visitatore deve essere invitato a rivolgersi al proprio medico curante per gli accertamenti del caso;
  • Nell’elenco dei visitatori deve essere tenuta traccia della mancata autorizzazione all’accesso;
  • In caso di successiva richiesta, dovrà essere valutato il periodo trascorso dall’ultima valutazione e la risoluzione delle cause della mancata autorizzazione all’accesso.
  • In caso di non autorizzazione, per quanto riguarda i familiari e gli altri affetti, è comunque sempre proposta la modalità alternativa di contatto con il proprio caro (es. videochiamata).

  

Organizzazione delle visite  

Prima dell’accesso in struttura (programmazione e prenotazione delle visite) 

  • Al fine di garantire il giusto distanziamento ed evitare i contatti diretti tra diversi nuclei familiari, la numerosità dei visitatori compresenti in struttura è stata definita in due visitatori per ospite e, in funzione degli spazi di visita e della possibilità organizzativa per garantire la massima sicurezza per l’ospite ed il visitatore, fino ad un massimo di 4 nuclei familiari. Qualora vengano meno, anche temporaneamente, queste condizioni, le visite saranno sospese.
  • Le visite sono programmate telefonicamente con gli educatori professionali, in anticipo rispetto al momento dell’accesso.
  • Accessi diretti alla struttura, senza una programmazione, non saranno consentiti a meno di situazioni emergenziali o improrogabili, ma sempre dietro valutazione e autorizzazione del Responsabile Sanitario della struttura.
  • Al fine di garantire l’accesso in sicurezza a tutti i visitatori è stato definito un sistema di programmazione e prenotazione con fasce orarie e/o giornate coincidenti con la possibilità di controllo degli ingressi. È comunque garantita di norma la possibilità per ciascun ospite di ricevere una visita settimanale, modulata anche in funzione della numerosità delle richieste.
  • Nella programmazione delle visite, è stata riconosciuta priorità agli ospiti il cui stato di salute impone la ripresa dei contatti con i familiari, nel rispetto delle misure/procedure previste a tutela della sicurezza.
  • Al momento della programmazione della visita vengono fornite tutte le informazioni sulle modalità di accesso e sui criteri adottati per prevenire l’ingresso di visitatori con infezione Covid 19.
  • Al momento dell’accesso, verrà effettuato il triage con misurazione della temperatura corporea, nuova valutazione della sintomatologia e dei criteri epidemiologici.
  • L’elenco delle prenotazioni e le checklist compilate, con i riferimenti dei visitatori, saranno conservati in struttura per un periodo di 14 giorni. Su richiesta può essere fornita una copia della propria checklist compilata al visitatore.

Allestimento degli spazi di visita agli ospiti 

  • Le visite all’interno della struttura sono effettuate in locali specificatamente adibiti, separati dalle aree comuni e da quelle frequentate dagli altri ospiti e dagli operatori della struttura.
  • Nei limiti delle caratteristiche strutturali, sono stati limitati al minimo il transito del visitatore attraverso gli spazi comuni.
  • Deve essere garantita un’idonea aerazione dei locali adibiti alle visite; in particolare tra un turno e l’altro. Laddove possibile, saranno aerati i locali anche durante le visite con la premura di non collocare le postazioni di visita in corrispondenza di flussi d’aria che potrebbero investire postazioni diverse.
  • Le superfici dovranno essere disinfettate, tra una visita e l’altra e al termine del turno visite, con disinfettante a base alcolica (minimo al 70% o ipoclorito 0,1%), con particolare attenzione agli elementi che vengono più frequentemente toccati con le mani e alle superfici di appoggio.
  • Nei luoghi adibiti alle visite devono essere sempre disponibili dispenser di soluzione idroalcolica per l’igiene delle mani in numero congruo con quello dei visitatori e facilmente accessibile in ogni momento durante la visita.
  • Se la visita viene effettuata al letto dell’ospite per impossibilità a muoversi (fine vita, fratture, allettamento, ecc.), occorre prevedere la presenza di un solo familiare/congiunto, areare la stanza dopo la visita esterna e sanificare superfici di appoggio e/o sedia utilizzata. Il familiare/congiunto farà triage in portineria e dovrà essere dotato di tutti gli adeguati DPI.
  • Nello spazio adibito al triage sono affissi poster e promemoria sui comportamenti corretti da tenere durante il colloquio/visita.
  • I luoghi adibiti alle visite sono supervisionati dagli operatori della struttura, che possono essere chiamati in caso di necessità.

Gestione della visita

Le visite possono avere una durata indicativa di 30 minuti e sarà permesso l’accesso di 2 visitatori per ospite. In generale si deve considerare che le visite prolungate rendono meno probabile il rispetto delle misure di prevenzione.  Essendo stati allestiti diversi punti di incontro, il numero massimo dei visitatori presenti contemporaneamente all’interno della struttura sarà quello relativo a 4 nuclei familiari.  In generale, è vietato l’accesso dei visitatori ai locali diversi da quelli adibiti alle visite. È possibile una deroga solo per i casi di estrema necessità o indifferibilità (es. nel caso di fine vita) e su autorizzazione del responsabile sanitario, che provvede a definire anche le modalità di accesso in sicurezza.

Laddove possibile, compatibilmente alle condizioni cliniche e tollerabilità, l’ospite (se tollerata) indosserà i dispositivi di protezione delle vie aeree in base al livello di rischio (preferibilmente FFP2, altrimenti mascherina chirurgica).

Cosa può e deve fare il visitatore 

  • I visitatori all’ingresso in struttura devono praticare l’igiene delle mani (frizione con soluzione idroalcolica), e comunque prima dell’incontro con l’ospite. Inoltre, l’igiene delle mani deve essere praticata in tutte le occasioni nelle quali il visitatore si tocca il viso o entra in contatto con oggetti che ha portato dall’esterno. In generale, si raccomanda un ricorso frequente all’igiene delle mani.
  • Durante la visita deve essere mantenuta una distanza minima di 1 metro dall’ospite e dalle altre persone.
  • Si raccomanda al visitatore di recarsi alla visita provvisto di mascherina FFP2 o superiore e non è consentito l’uso di filtranti facciali con valvola. La mascherina deve essere indossata durante tutto il tempo della permanenza in struttura, coprendo naso e bocca. In caso di necessità, il visitatore può richiedere le indicazioni su come indossarla correttamente al personale di supporto.
  • È consentito portare oggetti purché sanificabili mentre per i beni di conforto (solo preconfezionati e preferibilmente monodose), è necessaria preventiva autorizzazione del Responsabile Sanitario. Gli alimenti non potranno essere consumati durante la visita.

Cosa non può o non deve fare il visitatore 

  • Il contatto diretto è preferibile non avvenga in modo prolungato (preferibile solo al saluto all’inizio e alla fine dell’incontro) anche se i visitatori sono in possesso della Certificazione Verde Covid 19.
  • Non è possibile condividere oggetti con l’ospite e con altri residenti, come asciugamani, salviette, cibo, bevande ecc.
  • Non è consentito spostarsi liberamente all’interno dell’area di visita o interagire con l’ambiente circostante.
  • Non è consentito l’accesso alle aree di degenza. È possibile una deroga per i casi di estrema necessità o indifferibilità (es, fine vita) e su autorizzazione del Responsabile sanitario della struttura, che provvederà a definire anche le modalità di accesso, i percorsi di ingresso e uscita e le modalità di permanenza.

Supporto ai visitatori 

  • Gli operatori della struttura sono disponibili durante le visite dei parenti/familiari a dare supporto informativo nel rispettare le misure di igiene da adottare.
  • Gli operatori possono anche intervenire per correggere rapidamente eventuali comportamenti non conformi, spiegando l’importanza di ottemperare alle misure di prevenzione e la responsabilità personale di ciascuno.
  • Come ulteriore supporto, è prevista l’esposizione di promemoria visivi come poster, cartelli, volantini, che riassumono le raccomandazioni sui comportamenti da tenere durante la visita.

COSA CAMBIA CON L’ENTRATA IN VIGORE DEL Decreto-legge 24 dicembre 2021, n. 221: Proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19

  • A decorrere dal 30 dicembre 2021 e fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, l’accesso dei visitatori alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice, è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde COVID-19, rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo successivo al ciclo vaccinale primario.
  • L’accesso è consentito altresì, ai soggetti in possesso di una certificazione verde COVID-19, rilasciata a seguito del completamento del ciclo vaccinale primario o dell’avvenuta guarigione unitamente ad una certificazione che attesti l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle quarantotto ore precedenti l’accesso.